AGNONE CILENTO
Agnone, è la porta del Comune di Montecorice, frazione di recente incremento, e con un ampio sviluppo turistico. Grazie alla sua posizione privilegiata nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è ben servita da collegamenti via terra e via mare.
Nonostante le trasformazioni dovute alla modernità, il piccolo centro attrae per la sua posizione e la bellezza dei luoghi che lo circondano, colorati dal verde dei pini d’Aleppo delle Ripe Rosse che fa contrasto con l’intenso azzurro del mare che merita da più anni la Bandiera Blu.
Dalla struttura, utilizzando mezzi propri o l’autobus si raggiungono facilmente i siti archeologici di Paestum e Velia.
Non molto distanti i paesi della Costa Cilentana come Agropoli, Santa Maria di Castellabate, Punta Licosa, Camerota, Baia Infreschi, Palinuro.
Nell’entroterra, invece, si trovano piccoli paesi, ognuno connotato dai segni di un passato antico e glorioso, tutti ricchi di tradizioni e sapori millenari.
Per gli amanti della cultura, si consiglia la visita al Museo della Civiltà Contadina di Ortodonico, ospitato nei locali di un vecchio frantoio abbandonato nel centro storico del borgo; Il palazzo Vargas di Vatolla, frazione del comune di Perdifumo, che ospitò Giambattista Vico e che oggi accoglie il museo Vichiano; Il Museo Vivo del Mare di Pioppi, nel comune di Pollica, allestito nel maestoso Palazzo Vinciprova del XVII secolo e mirato alla ricostruzione degli ecosistemi marini e costieri del litorale Cilentano; Le Gole del Calore, nel territorio del comune di Felitto, che si snodano tra strapiombi e boschi in un habitat naturale ancora incontaminato.
Le Distanze
Da Pioppi: 13 Km
Da Acciaroli: 6 Km
Da Santa Maria di Castellabate: 16 Km
Da Punta Licosa: 15 Km
Da Paestum: 36 Km
Da Velia: 29 Km
Da Agropoli: 25 Km
Da Camerota: 54 Km
Da Palinuro: 44 Km
Una curiosità
Gli abitanti di Agnone, fino agli anni 50, vivevano di solo due attività: la pesca, effettuata con mezzi poveri e rudimentali, e la fabbricazione dei “libani”, corde prodotte con lo sparto.
Questo termine deriva dal greco “illas”, cioè corda, più la radice “ba” di “bàino” (muoversi) che dà l’idea del movimento, ad indicareil continuo avvolgimento per ottenere le caratteristiche corde.